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Anno selezionato: 2025
data di pubblicazione: 19-05-2020
Nell'immagine di copertina gli allenatori ed atleti dello Staranzano Bxc in palestra durante un allenamento.
In attesa del via libera alla ripresa delle attività, il sodalizio bisiaco ripercorre le tappe che l'hanno portato a diventare una realtà dal futuro importante.
La formazione dell’A.S.D. Staranzano BXC (Baseball per ciechi) inizia a formarsi nell’anno 2015 con l’aiuto e la collaborazione di Nicolò Finocchiaro, catanese di nascita e cieco, a quel tempo docente informatico per ciechi presso l’Istituto Rittmeyer di Trieste.
Nicolò coinvolse il gruppo di amici/studenti, ciechi e ipovedenti, che frequentavano il corso presso l’istituto e propose loro questa nuova esperienza di attività agonistica per consolidare l’amicizia e provare nuove esperienze formative andando a conoscere altre persone e altri mondi ancora sconosciuti.
Fu così che iniziarono a conoscersi e a diventare amici non solo in ambito sportivo, perseguendo l'obiettivo di inserire i disabili nella società attraverso una disciplina sportiva che in Italia era già in vigore da oltre vent’anni, con dieci formazioni che coprivano lo Stivale dal nord al centro, isole comprese.
Si organizzarono con quello che ancora oggi è rimasto il “nucleo storico”, composto da Rocco Arancio di Trieste, Stefano Battaglia di Palermo, Andrea Crescenzi di Roma, Nicolò Finocchiaro di Catania, Domenico Mastrangelo di Campobasso, Patrizia Podrecca di Cervignano del Friuli e Patrizia Rech di Trieste. Nel tempo a questo gruppo si sono aggiunti altri giocatori che dopo un breve periodo o una stagione hanno deciso di abbandonare l'attività agonistica per vari motivi di carattere personale, personaggi comunque validi che ben figuravano sul diamante e promettevano bene nel contesto della squadra, tra loro da ricordare: Gerometta da Gorizia, Pavan e Brezzi da Trieste, Moreschi da Milano, Nikolic da Gorizia (serbo di provenienza), Corradini da Carlino, Antonio da Udine, Alehjandro da Trieste (argentino di provenienza ) e Mohammad Kakar dall'Afghanistan.
Questo nucleo storico iniziò la sua avventura non avendo alcuna nozione di sport e/o attività agonistica, tanto meno del gioco del baseball per cui il manager e il coach hanno dovuto inventarsi tutte le tecniche di approccio di sana pianta per cominciare a costruire una formazione da mettere in campo.
Si iniziò nel gennaio 2016 presso la palestra comunale di Turriaco facendo un po’ di amicizia, parlando del gioco che avrebbero dovuto imparare, tutti seduti a terra con in mano “copia in braille del campo di gioco”, sulla quale in maniera tattile loro traducevano quanto veniva spiegato dai coach.
Nessuno di loro, tranne Domenico, aveva mai avuto esperienze agonistiche per cui non sapevano nemmeno correre, considerando che si muovevano sempre e solo con il loro bastone bianco: per cui la prima regola fu quella di lasciare il bastone nello spogliatoio e iniziare a muoversi sentendo il suono della pallina sonora, con la quale si andava poi a giocare o ascoltando le voci dei vari tutor che davano indicazioni di movimento.
Iniziarono, sempre in palestra, le prove di corsa sulla piccola distanza: all’epoca si muovevano con molta insicurezza, tenendo le mani tese in avanti per ripararsi da qualche possibile ostacolo. Questo finché non presero confidenza della distanza e delle voci che li chiamavano, così fu anche per i primi esercizi di battuta.
Finalmente arrivò la primavera e si andò in campo a calpestare la terra rossa e correre sui sacchetti di basi vere, iniziarono a battere sul diamante trovando ognuno la posizione più consona per realizzare l'esercizio e iniziarono a tuffarsi in difesa per prendere la pallina sonora. Così si svezzarono e partirono per la loro avventura nel mondo del baseball per disabili visivi.
Uno sforzo immane per chi doveva seguirli ma che alla fine portava soddisfazioni. Per un cieco che non aveva mai corso, arrivare a toccare le due basi – 54 metri con una curva – in quasi 12 secondi dopo un anno di allenamenti era qualcosa di meraviglioso.
I BXC di Staranzano esordirono nel Campionato Nazionale nel 2017, consci di essere la cenerentola e di avere ancora tante cose da imparare. Nei tre campionati disputati – 2017 / 2018 / 2019 –il migliore è stato quello del 2018, non solo per l'unica vittoria e l'unico pareggio ottenuti nei tre anni, ma rileggendo le statistiche di allora si trova la formazione di Staranzano al quarto posto nella classifica delle difese, su undici squadre partecipanti – con 130 eliminazioni, 119 assistenze, solo 17 errori e una media difesa di 936 – sorvolando sulla media battuta – 307 – e l'ultima posizione in classifica.
Ecco perché tutti i giocatori che tengono in piedi la squadra grigio-rossa di Staranzano sono consapevoli di essere ancora all'inizio di una grande e lunga avventura.
di Livio Nonis
19 maggio 2020
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